Stiamo organizzando la fase organizzativa dell’esposizione della VI edizione del premio internazionale Assteas per ceramiche ed arti plastiche. Tema la transizione ecologica.
La manifestazione si svolgerà presso Palazzo Caporaso, sede dell’Ente Parco del Taburno Camposauro, sito in Cautano (BN) alla Piazza Vittorio Veneto Telefono (+39 0824973061) www.enteparcotaburnocamposauro.it/. Pertanto per gli artisti pèartecipanti si prega di spedire l’opera o le opere al citato indirizzo.
La manifestazione inizierà il giorno 04 giugno con inaugurazione alle ore 17,00 e terminerà il giorno 19 giugno con cerimonia di chiusura alle ore 17,30. Per contatti con l’ente Parco inviare email a info@parcotaburno.it anche per informazioni sui luoghi ed eventuali strutture dove pernottare e/o mangiare.
I primi oggetti in ceramica non erano certamente molto decorati in quanto l’uso ne dettava l’esigenza e questo in particolare in Grecia nel secondo millennio a.C.. Con il tempo e la maggiore conoscenza della ceramica cominciano a essere utilizzati motivi ornamentali che potevano anche essere di buon auspicio. Tali ornamenti consentiranno ben presto un’ampia diffusione di prodotti realizzati in Grecia e che divenne punto di riferimento per la realizzazione.
Definire l’evoluzione della ceramica dal Protogeometrico che inizia nell’XI sviluppandosi per tutto il X secolo. I vasi sono realizzati con pareti sottili, orlo spesso, piede espanso e pancia ampia, con una netta articolazione nelle varie parti compositive.
Il periodo successivo è Geometrico tra il IX e l’VIII secolo a.C.è dettata da un repertorio figurativo con la figura umana arricchita da una linea di contorno e dettagli interni. La lavorazione e la struttura degli oggetti sono sempre più articolate, come anfore e crateri usati come segnacolo per le tombe a cremazione.
Un breve video per invitarvi a visitare il vaso di Assteas, il ratto di Europa che si trova al museo archeologico di Montesarchio. Uno scenario futuristico vi rappresenta le dinamiche costruttive del vaso più bello del mondo ed orgoglio di una Nazione. La sua presenza è osannata in numerosissimi eventi internazionali. La narrazione della sua realizzazione è storia immortale come d’altronde è lo stesso vaso con figurazioni che nonostante i 2400 anni ben consentono di essere apprezzate. Visitarlo una sola volta non può bastare ad essere soddisfatti della sua visione.
Appartiene al nostro immaginario collettivo osservare prodotti in ceramica e riflettere che tali prodotti accompagnano da sempre la storia dell’umanità. Si pensi che le prime forme di ceramica ritrovate appartengono al periodo Preistorico e certamente la sua grande presenza, unita alla duttilità e maneggevolezza, ne ha fatto la regina delle materie che potevano essere usate per realizzare oggetti di uso comune.
Gli anni hanno consentito poi di diversificare i suoi numerosi utilizzi con sempre maggior impatto nella vita di ogni uomo, si pensi soprattuto alla ceramica/maiolica/porcella dei pavimenti, difficile pensare un’abitazione senza. La ceramica ha avuto ed ha un ruolo fondamentale nelle nostre vita ed è regina delle arti in quanto pur essendo come detto così vicina a noi ed intrisa di storia e ricerca, e basta poco per apprezzarla.
Si è conclusa nel pomeriggio di ieri presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio la V Edizione del “Premio Internazionale Assteas” dal tema “La natura e l’ambiente”.La mostra è stata allestita dal 22 al 30 maggio, una settimana che ha visto la presenza di tantissimi visitatori che hanno apprezzato le opere in gara e partecipato a tantissime attività tra convegni, laboratori ed incontri di lettura.Le 38 opere in gara sono state giudicate da una giuria composta da: Costantino Caturano – Presidente Ente Parco del Taburno Camposauro; Antonio Salerno – Direttore del Museo Archeologico del Sannio-Caudino; Salvatore Oppido – Giudice della Manifestazione; Katarzyna Królikowska-Pataraia – Giudice della Manifestazione; Morena Cecere – Assessore con delega ai Beni culturali, Turismo, Promozione ed eventi del Comune di Montesarchio; Gaetano Branca – Presidente di Giuria; Emilio Bilotta – Direttore Artistico della Manifestazione; Antonella Nigro – Direttore Critico della Manifestazione.Di seguito l’elenco degli artisti premiati: Gagliardi Marco – Premio Riciclo; Davide Mirabella – Premio Ambiente; Adriana Ferri 1° posto Modellato; Danilo Rizzi 2 ° posto Modellato; Iacono Luigi Marco 3° posto Modellato; Laura Marmai 1° Posto Decorato, Fabio Fenzi 2° Posto Decorato; Francesca D’Elia 3° Posto Decorato; Nicola Pica – Premio Opera di Riferimento della V edizione – Antonino Maddonni – Riconoscimento alla Carriera; Dino Vincenzo Patroni – Riconoscimento alla Carriera; Vittorio Fumasi – Riconoscimento alla Carriera.“Sono molto colpito dalla sensibilità degli artisti, che hanno saputo cogliere al meglio il tema che è stato scelto per questa V edizione che per la prima volta è stata organizzata insieme all’Ente Parco nel bellissimo Museo Archeologico del Sannio Caudino.Il connubio natura e arte, ritengo sia stato utile a descrivere le bellezze presenti nell’area protetta del Taburno Camposauro, che abbiamo il compito di valorizzare ma anche di proteggere da comportamenti sbagliati e poco rispettosi che purtroppo l’uomo ancora commette nei confronti dell’ambiente.Devo dire che ogni opera d’arte fa riflettere sul legame profondo che l’uomo ha con la natura, per questo ringrazio gli artisti e gli organizzatori del premio, perché hanno permesso di collegare attraverso tale mostra, la cultura, la storia e il parco del Taburno Camposauro.Un grazie per la collaborazione va anche a Morena Cecere, assessore del Comune di Montesarchio, e al direttore del Museo, Antonio Salerno. “Fare rete” tra istituzioni, ritengo sia la strategia giusta per riuscire a raggiungere importanti traguardi in termini di promozione turistica del territorio. Non ci siamo inventati niente di nuovo ma a volte nel Sannio dimentichiamo che solo cooperando possiamo raggiungere validi risultati. Per questo come Ente Parco sono fin da subito disponibile a collaborare per la prossima edizione del premio Assteas”. Ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Regionale del Taburno Camposauro, Costantino Caturano.“La manifestazione è riuscita, il contest è stato apprezzato dagli artisti italiani e da quelli stranieri che hanno realizzato opere significative che descrivono in diversi casi un mondo danneggiato e devastato dal non rispetto della natura.Alcune opere mettono in luce la necessità di assumere un atteggiamento responsabile verso l’ambiente, un messaggio importante che siamo orgogliosi di essere riusciti a trasmettere ai tanti visitatori ed appassionati d’arte. Un grazie di cuore al Presidente Caturano che ha creduto e sostenuto la V edizione del premio Assteas. La sua passione e intraprendenza fanno ben sperare che le cose cambino in positivo nel parco del Taburno Camposauro.” Ha concluso il Presidente e Curatore del Premio Assteas Maurizio Caso Panza.
Il premio internazionale Assteas è stato inaugurato il giorno 22 alle ore 17.00 presso il Museo Archeologico Nazionale Sannio-Caudino di Montesarchio (Bn).
Numerosi gli artisti ed i visitatori che hanno
57 opere in esposizione che raccontano il connubio tra la natura del parco e l’arte, un legame capace di descrivere la meraviglia della biodiversità ma anche di denunciarne il non rispetto.
Il Direttore del Museo, Antonio Salerno, ha fatto gli onori di casa:”Bello vedere l’espressività in cui gli artisti si sono confrontati con tanti temi e forme diverse esprimendo la loro creatività prendendo ispirazione dalla natura in tutte le sue forme. Sono contento che una mostra di tale livello si tenga presso il Museo, cosa questa importante per potenziare l’offerta turistica e culturale del nostro territorio”.
Il Presidente dell’Ente Parco, Costantino Caturano, ha rimarcato la volontà di celebrare la biodiversità attraverso le splendide opere degli artisti in gara: “Quando un anno fa ci hanno proposto di organizzare la V edizione del Premio Assteas come Ente Parco in quanto il tema sarebbe stato la natura e l’ambiente del parco, ho subito accettato la sfida nella convinzione che un Ente che gestisce un’area protetta debba diventare una vera e propria agenzia di sviluppo, capace di far conoscere e di promuovere oltre alle bellezze naturalistiche anche la storia, l’arte e la cultura che da sempre sono legate alla natura. Sicuramente ammirare un’opera d’arte che raffigura la natura, suscita in ognuno di noi un pensiero ed una riflessione rispetto alle tematiche ambientali. Questa è la forza dell’arte collegata alla natura. La mostra che si inaugura oggi rientra nelle azioni progettuali che l’Ente Parco sta attuando da tempo per potenziare il cosiddetto turismo green, coinvolgendo associazioni e persone che in maniera silenziosa ma costante lottano per tutelare e valorizzare la nostra area protetta.’’
Morena Cecere, Assessore alla cultura in rappresentanza del Comune di Montesarchio, ha quindi proprio rimarcato questa intesa : “Siamo felci di promuovere sul territorio iniziative come questa che colgono il punto focale del nostro impegno: una grande attenzione all’identità locale ma anche a nuove forme di turismo. Nella stagione della ripartenza è emozionante vedere il museo che rivive attraverso l’essenza dell’ arte e come Comune saremo sempre al fianco dell’Ente Parco in questa come in altre iniziative che organizzeremo insieme”. L’apertura ufficiale della mostra è stata affidata a Maurizio Caso Panza , Presidente e curatore del premio, che ha spiegato come: ‘’Le opere segnano un percorso significativo e narrano le bellezze della natura ma anche i danni che l’uomo ha fatto quando non l’ha rispettata. Grazie all’Ente Parco e alla sensibilità del Presidente Caturano siamo riusciti ad organizzare la V edizione del Premio Assteas proprio nel luogo più importante e significativo per l’arte e la storia del Sannio. La speranza è quella di appassionare i tanti visitatori che per una settimana potranno ammirare le opere capaci di trasmettere sensazioni uniche, sensibilizzandoli al contempo anche su temi di tutela ambientale. I dettagli della manifestazione sono stati snocciolati dal Direttore Artistico Arch. Emilio Bilotta per giungere alle opere da parte del Direttore Critico Antonella Nigro. Le poetesse Graziella Bergantino e Stefania Siani, hanno poi interpretato due componimenti sulla necessita di tutelare l’ambiente.